Spiaggia del Mari Picciulu
Luminoso lembo di arenile incastonato fra lo scoglio di Santa Maria dell’Isola e l’adiacente spiaggia della Rotonda, luogo contemplato dal Beato Francesco Mottola, dipinto dall’artista Albino Lorenzo e prediletto dall’attore Raf Vallone.
Ai piedi dello scoglio di Santa Maria dell’Isola e della rupe di Tropea sorge la spiaggia del “Mari Picciulu” ossia del Mare Piccolo, denominata così per distinguerla dalla spiaggia occidentale che per la maggiore ampiezza ed estensione viene indicata come Mare Grande. Questa spiaggia si è venuta a formare verso la seconda metà del XIX secolo, in seguito all’immissione di detriti alluvionali dalle colline tropeane e di depositi sabbiosi della foce del torrente Lumia.
In ogni stagione le acque di questo tratto di costa assumono armoniosamente delle tonalità mutevoli fra le limpide trasparenze luccicanti del mattino, all’avvolgente blu cobalto dei fondali a mezzogiorno, quando le ombre dei palazzi patrizi si prolungano sulle tremule onde che lambiscono, come un velo turchese, l’incontaminato arenile.
In uno fra questi edifici a picco sulla rupe visse il Beato Francesco Mottola (1901-1969), che durante il suo cammino pastorale consumò la sua esistenza nell’amore caritatevole verso gli ultimi e i reietti. Volgendo il suo sguardo su questo tratto marino, Don Mottola ebbe sempre un quotidiano incontro con il “Divino” che gli infuse ispirazioni poetiche tramandate nel suo “Diario dello Spirito”.
Per chi ci è nato e vissuto, ma anche per chi giunge per la prima volta, la spiaggia del Mare Piccolo ispira alla contemplazione più intima sia nelle rosee aurore primaverili, negli ardenti tramonti estivi e nei tiepidi pomeriggi autunnali. Anche in inverno inoltrato, alcuni visitatori provenienti dal nord Europa, si recano a fare il bagno o a prendere il sole durante le giornate più miti.
Un tempo questa spiaggia era usata esclusivamente dai pescatori che vi disponevano le barche a secco e riparavano le reti, mentre trascorrevano i pochi momenti di svago narrando aneddoti e leggende. Quando il Maestrale agitava i flutti che si infrangevano sugli scogli e sulla riva, i pescatori osservavano stupiti un uomo dal fisico possente che si apprestava a sfidare il mare mosso, munito solo di una piccola imbarcazione “u guzzu”. Questa figura atletica che si lanciava tra le onde impetuose era l’attore Raf Vallone, definito dai pescatori “u smaniu”, lo smanioso, animato da un’indole di sfida verso le forze della natura.
Sempre in questa spiaggia, nel luglio del 1964, le telecamere della RAI intervistarono per la prima volta il pittore tropeano Albino Lorenzo, intento a dipingere sulla riva contornato da alcuni dei suoi diciotto figli. Queste riprese furono il primo importante veicolo promozionale sulla rete nazionale per una Tropea che si apprestava a divenire meta turistica a livello europeo. Fu proprio l’arte di un figlio illustre della città tirrenica ad esaltare nella cornice del Mare Piccolo la bellezza ammaliante del suo mare e del suo centro storico.
Ancora oggi la sabbia è bianchissima e sottile, ai piedi dello Scoglio di Santa Maria dell’Isola, che ripara dalle correnti e mantiene l’acqua calma, si trovano delle vaschette naturali molto basse, ideali per i giochi dei bambini. Il Mare Piccolo è una spiaggia libera e lo spettacolo dei tanti ombrelloni colorati che l’affollano nei periodi di massimo afflusso turistico, dall’alto dell’Affaccio “Raf Vallone” in fondo al Corso, è veramente esclusivo ed emozionante.