Tropea città di artisti: da meta prediletta dai disegnatori del Grand Tour ad approdo culturale per pittori europei del Novecento.
Un centro storico che ispira la creatività antica e moderna e che accoglie le mostre di autori affermati nel panorama nazionale
Sin dai tempi del Grand Tour dei viaggiatori europei, il centro storico di Tropea ha rappresentato per pittori e poeti uno scrigno di antica e nobile bellezza, tale da far scaturire ispirazioni creative tramite i portali dei palazzi a picco sul mare o incastonati tra le vie aromatiche e i larghi soleggiati dove svettato in un sacro ritmo armonioso chiese e conventi su impianti medievali, solenni vestigia di fervore religioso arricchite dalla vivacità artistica rinascimentale e barocca. Le emozioni estatiche suscitate dalle balconate panoramiche che proiettano l’animo del visitatore verso l’orizzonte ammaliante del mar Tirreno e verso le ridenti colline che cingono la città, altera sulla rupe riarsa, elevata come trofeo di fascino e leggenda tra le onde e il cielo, ormai da secoli rappresentano elementi rigenerativi per artisti locali e di tutto il mondo che decidono di fare tappa a Tropea. Nel secolo scorso personalità de calibro di Maurits Cornelis Escher, Eduard Bäumer, Eugeniusz Eibisch hanno operato a Tropea, dando luce e dimensione al loro genio artistico, da Vienna giunsero pittori emergenti e affermati per avviare un gemellaggio culturale con la città tirrenica dove eccelleva la figura del maestro Albino Lorenzo.
Oggi, passeggiando per le vie del borgo antico è possibile incontrare qualche pittore d’acquarello intento a dipingere degli scorci architettonici o il paesaggio, spesso li troviamo in un angolo di un largo o adagiati sui gradini di un portale. Alcuni residenti offrono i loro terrazzi e balconi alla creatività di giovani artisti italiani ed esteri per ritrarre qualche punto inedito o poco conosciuto, altri invece desiderano ispirarsi a diretto contatto con la spiaggia ai piedi della rupe. Ultimi ed umili custodi dell’artigianato locale, quali scultori e scalpellini, sono presenti nei larghi del centro storico nell’atto di plasmare dal tufo maschere apotropaiche e figure sacre. Negli ultimi anni hanno fatto tappa altri generi artistici come la Street Art e nei locali del Palazzo Santa Chiara si è dato vita a mostre di artisti affermati come Alex Pinna, Cesare Berlingeri, Pino Pingitore Alejandro Garcia e Vinicio Momoli.