“Puliamo il Mondo dall’Indifferenza”. Nel loro mare le due tartarughe carretta carretta curate dall’Associazione M.A.R.E. Calabria
Presenti, oltre ai volontari del Circolo di Ricadi, amministratori comunali e numerosi cittadini e turisti. La giornata è stata caratterizzata dalla reintroduzione in natura di due esemplari di tartaruga marina Caretta Caretta, ai quali è stato dato il nome di Mirto e Gabriele. Mirto, un esemplare giovane rinvenuto in difficoltà lo scorso maggio e molto debilitato a causa dello strozzamento della pinna anteriore sinistra da parte di una rete di plastica. Gabriele, un esemplare adulto, rinvenuto a settembre in difficoltà a causa di un’occlusione intestinale determinata dall’ingestione di plastica. A seguito dell’attivazione della Rete Regionale Spiaggiamento, tramite la chiamata alla Guardia Costiera, all’intervento del Servizio Veterinario di Vibo e alla sensibilità di due cittadini che si sono adoperati unitamente alla Capitaneria per il loro salvataggio, le due tartarughe sono state curate dall’Associazione M.A.R.E. Calabria di Montepaone che ha provveduto alla riabilitazione e al continuo monitoraggio fino a consentirne la reintroduzione in mare nello stesso specchio d’acqua nel quale sono state rinvenute.
La prima parte dell’iniziativa è stata finalizzata all’educazione ambientale. Gli organizzatori, nei loro interventi, si sono soffermati sulla necessità di adottare, nella vita quotidiana, le buone pratiche necessarie a contribuire a mantenere in buona salute gli ecosistemi abbattendo il muro dell’indifferenza. Ad introdurre le attività è stato Franco Saragò, il quale unitamente ai tanti volontari del Circolo Legambiente Ricadi, ha messo in evidenza i danni agli ecosistemi causati dall’abbandono della plastica nell’ambiente. “Ogni anno”, ha dichiarato “migliaia di tartarughe e altre specie protette marine muoiono a causa dell’ingestione di plastica o perché impigliate in reti da pesca abbandonate e la causa di ciò è da ricercare anche nel nostro stile di vita quotidiano”. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal Dirigente Scolastico Francesco Fiumara. “L’Esperienza di oggi” ha dichiarato “è frutto di una regia interistuzionale che fa bene alle nostre comunità e ai nostri ragazzi. L’occasione memorabile odierna è stata fortemente voluta dagli organi collegiali dell’Istituto Comprensivo “Don Francesco Mottola” di Tropea e dall’Istituto Comprensivo di Ricadi ed è frutto di un laborioso e costante lavoro d’aula dei docenti, il cui coronamento è rappresentato da tale momento di apprendimento situato, autentico e significativo.
Questo percorso didattico ha trovato in Legambiente un partner d’eccezione e nei sindaci del comprensorio degli alleati strategici. L’entusiasmo e l’emozione dei ragazzi, protagonisti dell’evento, sarà destinato a germogliare.” In conclusione il Dirigente ha espresso parole di ringraziamento verso il Circolo di Ricadi per l’impegno a tutela dell’ambiente e della biodiversità e per le attività di sensibilizzazione. A mettere in luce la positività della collaborazione tra enti, associazioni, scuola, cittadini e Legambiente è stato poi il Sindaco di Tropea Giovanni Macrì il quale ha evidenziato il percorso fatto insieme in questi anni che ha contribuito a produrre ottimi frutti per la città di Tropea. Lo stesso ha evidenziato l’importanza della sensibilizzazione dei giovani studenti al fine della tutela dell’ambiente e degli ecosistemi. A seguire gli interventi del Sindaco di Drapia Alessandro Porcelli, del vice Sindaco di Parghelia Tommaso Belvedere e dell’assessore Enza Carrozzo del Comune di Zambrone. A testimoniare le fasi di recupero, salvataggio e liberazione delle tartarughe erano presenti il Lgt Np. Eddy Giudice unitamente ad altro personale della Guardia Costiera, il dott. Cesare Prestia in rappresentanza del Servizio Veterinario e Capitan Paolo e Gabriele De Leonardo che hanno individuato e prestato il primo soccorso alle due tartarughe. La biologa marina Stefania Giglio, accompagnata dai volontari del centro di recupero M.A.R.E. Calabria, si è soffermata sulle operazioni di recupero e cura che hanno caratterizzato il salvataggio delle tartarughe. La stessa, rivolgendosi ai giovani studenti, ha analizzato le cause che determinano la morte o il ferimento delle tartarughe e di altre specie marine protette. Dopo le attività educative si è proceduto con la liberazione dei due esemplari di Caretta Caretta che hanno raggiunto il mare, attraversando il tratto di spiaggia prospiciente l’Isola, circondata dall’ entusiasmo e dall’ emozione dei partecipanti e dalla vigilanza effettuata da una motovedetta della Guardia Costiera.