Saporito metodo del riciclo che racchiude antichi saperi culinari della Tropea popolare coniugando necessità, tradizione e creatività
L’ “agghiata” è un prelibato intingolo di fuoco legato alla cultura del riciclo tipica della tradizione culinaria tropeana e calabrese. Non appena si imbiondiva l’aglio tagliato a foglietti veniva versato l’aceto e la menta triturata per poi lasciare marinare una particolare qualità di pesce. Questa salsa era uno dei tanti sistemi per dare nuova vitalità agli avanzi e particolarmente a quelli della frittura del pesce azzurro (alici, sarde, sgombro) che, tuffata nel liquido profumatissimo, riacquistava carattere gustoso e appetibilità. Serviva anche a calmare o ingannare la fame di tante famiglie poco abbienti disseminate nei bassi del centro storico, che si rifocillavano intingendovi grosse fette di pane raffermo o cuocendovi dentro patate affettate.
Dietro questo piatto generato dalla condizione dei ceti poveri della Tropea di un tempo, si sono sviluppate tante abitudini divenute tradizioni caratteristiche ben presenti nei vicoli del borgo, come quella di seccare i peperoni rossi, dolci, tondi e turgidi, dopo averli “arrestati”, ovvero infilati per formare originali collane, le “reste”, da appendere ai soffitti delle cucine al riparo dal sole oppure sui balconi o sui davanzali, quasi a voler simulare l’utilizzo di corni vegetali efficaci, secondo certe credenze popolari, per scacciare il malocchio e le influenze negative. Il procedimento si basa su semplici fasi: bisogna versare acqua bollente sui peperoni rossi secchi e dolci e su pochi peperoncini piccanti, facendo attenzione a farlo fuori dal fuoco, e poi lasciarli ammorbidire. Una volta pestati nel mortaio con abbondante aggiunta di aglio si trasferisce tutto l’insieme in un tegame, aggiungendovi così il succo dei peperoni ammorbiditi che vengono “sdillattati”, ovvero battuti e schiacciati al mortaio con cucchiaiate dell’acqua calda d’ammollo, fino a farne catturare tutta la polpa. Una volta versato abbondante olio e sale si fa bollire il tutto per amalgamare tutti i sapori.