Design, Tropea palcoscenico all’aperto. Materia, accresciuta reputazione esperienziale. Il sindaco: ispirati da isola-museo Naoshima
Eventi di nicchia e qualità come il Materia Independent Design Festival, dalla eco importante sulle riviste e sugli spazi di settore internazionali, prima, durante e dopo la sua realizzazione, dimostrano l’evoluzione ormai matura di Tropea, da destinazione da balneare e stagionale a turistico-esperenziale permanente, con contenuti e proposte culturali che non hanno precedenti nella storia cittadina.
Il Principato – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì esprimendo soddisfazione per la riuscita dell’evento – ha tutte le carte in regola per continuare a coltivare anche l’ambizione di diventare nei prossimi anni un palcoscenico all’aperto di arte, creatività e design.
Il modello di riferimento sicuramente oggi lontano ma non impossibile e replicabile nel nostro borgo – aggiunge – è Naoshima, l’isola museo dell’arte, tra le coste d Kagawa e Okayama, divenuta una delle una delle principali mete del turismo artistico in un viaggio in Giappone. Un vero e proprio caso di studio: 3000 abitanti, 14 mila metri quadrati e 1 milione di visitatori all’anno. Ispirandoci a quella esperienza prestigiosa e che abbiamo avuto di approfondire direttamente nell’ambito della nostra missione istituzionale in Giappone, Tropea – prosegue il Sindaco – ha le carte in regola per diventare un perimetro di arte contemporanea all’aperto perché tutti i suoi angoli, dagli affacci ai vicoli all’Isola, si prestano a questa declinazione ed a questa ulteriore reputazione turistica.
Il Primo Cittadino coglie, quindi, l’occasione per complimentarsi con il direttore artistico Antonio Aricò per questa nuova e bella edizione che ha portato in Città e nella Costa degli Dei visitatori, scuole da tutta la regione, opere di artisti da tutto il mondo e designer di prestigio internazionale come la marsigliese Emma Bruschi e la londinese Bethan Laura Wood.
I complimenti –conclude Macrì – vanno anche ai vincitori della call Materia in vacanza con i premi Caffè Guglielmo che sono andati a Danae Dasyra e Joe Bradford con Cobralily (1 posto) e Laruffa Rovere Architetti con la Pietra e la luce e Sapiens Design Studio con Pirò (secondo posto) e Michela Amerato con Musulù (menzione Sergio Mirante).