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Passeggiando per i vicoli stretti e acciottolati di Tropea, non si può fare a meno di notare delle curiose aperture circolari, incastonate nelle pareti delle antiche case del centro storico. Di diametro variabile, le Buche Pontaie si trovano sopra porte e finestre, spesso sfuggendo all’occhio distratto del turista frettoloso. Ma cosa sono esattamente? E perché sono lì?

Funzioni pratiche e difensive

Una delle teorie più popolari è che le Buche Pontaie servissero per la ventilazione e l’illuminazione delle case. In un’epoca senza elettricità, ogni raggio di luce naturale era prezioso e la circolazione dell’aria fondamentale per il benessere degli abitanti. Altri ritengono che le Buche Pontaie avessero anche una funzione difensiva. In caso di attacco, avrebbero consentito agli abitanti di monitorare l’esterno e, all’occorrenza, lanciare oggetti o liquidi bollenti sui malcapitati assalitori. Altri ancora ipotizzano che potessero essere utilizzate per la comunicazione tra i vari piani di un edificio o tra edifici vicini, facilitando la vita quotidiana in un contesto urbano così denso e compatto.

La versione più condivisa

La versione più accrediata da storici e architetti, afferma che le Buche Pontaie servivano a fissare temporaneamente le travi in legno dei ponteggi utilizzati per la costruzione degli edifici. Successivamente, questi fori non venivano chiusi per due motivi principali:

  1. Esenzione dalle Tasse: Gli edifici con le Buche Pontaie ancora presenti risultavano non completi e, quindi, esenti da diverse tassazioni. Questo escamotage permetteva ai proprietari di risparmiare sulle imposte edilizie.
  2. Beneficio Ecologico: Le buche offrivano un rifugio a rondini e colombe, che vi trovavano un nido sicuro. Questi uccelli erano particolarmente utili poiché si nutrivano di insetti e zanzare, contribuendo a ridurre il rischio di epidemie di peste e altre malattie trasmesse dagli insetti.

Un patrimonio storico

Oggi, le Buche Pontaie sono un simbolo del patrimonio storico di Tropea. Molti edifici le conservano ancora intatte, e i residenti più attenti ne curano il restauro, trasformandole in veri e propri elementi decorativi. Per i visitatori, scoprire queste piccole curiosità architettoniche aggiunge un tocco di magia alla visita della città.

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