La Tropea Experience passaparola mondiale. Sempre più destinazione esperienziale. Il sindaco: sfida vinta, superato cliché balneare
Da una parte, i risultati senza precedenti raggiunti attraverso la straordinaria disseminazione mediatica, nazionale ed internazionale che ha accompagnato la tre giorni prima, durante e dopo l’evento. Dall’altra, l’incontenibile effetto moltiplicatore in termini di riconoscibilità su Tropea innescatosi attraverso il passaparola ed i commenti estremamente positivi sia degli chef (da Igles Corelli a Max Mariola, da Hironiko Shoda a Francesco Mazzei, da Antonino Esposito passando da Cristiano Tomei e fino a Celestino Drago) che degli stakeholder e dei prestigiosi protagonisti del settore enogastronomico ed agroalimentare, del turismo esperienzale e del giornalismo (tra i tanti la giornalista del Corriere della Sera Roberta Schira e la Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico Roberta Garibaldi). Tutti sono diventati i migliori e più accreditati ambasciatori del Principato, della Costa degli Dei e della Calabria nel mondo.
Con l’edizione 2023 de La Tropea Experience conclusasi nei giorni scorsi – dichiara il Sindaco Giovanni Macrì – abbiamo ulteriormente rafforzato e consolidato, arricchendola di nuovi contenuti ed orizzonti, la sfida pionieristicamente intrapresa qualche anno fa e che vogliamo continuare ad incoraggiare attraverso il coinvolgimento protagonista di chi ci crede: costruire e consolidare sempre di più Tropea come destinazione turistico-esperenziale, enogastronomica, culturale e di lusso, 12 mesi all’anno.
Cooking show e non solo. Marketing territoriale, educazione e sovranità alimentare. Declinazioni gourmet ed emozioni culinarie raffinate partendo dalla valorizzazione dei prodotti autentici della terra, senza dover inventarsi nulla, così come insieme all’impegno dei grandi chef internazionali hanno dimostrato i nostri chef ed agrichef regionali, testimonial di quella identità che riscatta e che emoziona, che vale e che attrae viaggiatori (da Ercole Villirillo a Luigi Quintieri, da Pierluigi Vacca a Giuseppe Romano, da Enzo Barbieri a Francesca Mannis).
Sono stati, questi, i temi principali ed in contesti che il riuscitissimo Festival della Cipolla Rossa ha consentito di approfondire e rilanciare insieme ad un parterre d’eccezione e di qualità, amplificatore delle esperienze che questo territorio può far sperimentare e vivere in tutte e 4 le stagioni, oltre ed in aggiunta alla componente ed al cliché balneare, stagionale ed a quella esclusivamente paesaggistica che – scandisce Macrì – possiamo definitivamente considerare superato.
La qualità dei contenuti, la riconoscibilità ed il prestigio nazionale ed internazionale dei protagonisti coinvolti, la capacità di condivisione inter-istituzionale, imprenditoriale e di co-marketing a tutti i livelli e, su tutte, la riuscita valorizzazione esperienziale della Cipolla Rossa come Marcatore Identitario Distintivo della Calabria Straordinaria, come icona del Made in Calabria e dello stesso Made in Italy e, quindi, come uno degli strumenti di sviluppo locale, rappresentano insieme una delle soddisfazioni più belle e replicabili di quella che era e resta la nostra concezione dell’industria turistica e la bussola per i prossimi mesi ed anni.
Era esattamente questo – dichiara il Sindaco Giovanni Macrì, esprimendo apprezzamento per il successo fatto registrare dalla tre giorni de La Tropea Experience conclusasi ieri sera (domenica 24 settembre) – uno degli obiettivi strategici che ci eravamo dati sin dalla stesura del nostro programma elettorale e poi politico-amministrativo: fare anche della nostra Cipolla Rossa una leva formidabile di destagionalizzazione e di internazionalizzazione della destinazione Tropea, investendo in questo caso sul coinvolgimento e sulla presenza di chef ed stakeholder dell’universo dell’agroalimentare e dell’enogastronomia nel mondo, come ambasciatori di territori, di identità e di futuro.
La ricchezza di spunti e contributi che ha distinto tutti i momenti di approfondimento di questi tre giorni vissuti intensamente nel Principato, il confronto prezioso – sottolinea – con militanti della terra e star del cibo di qualità e di tutte le sue declinazioni a tavola, lo spaccato interessantissimo sul valore economico ormai indiscutibile del turismo enogastronomico e di quello esperienziale, la grande bellezza dei partecipatissimi show cooking in piazza con artisti dei fornelli che hanno saputo declinare come mai fino ad ora un prodotto autentico della Calabria che emoziona e, infine, la variegata e distintiva presenza internazionale (in primis la forte ed autorevole presenza giapponese) a fine settembre per i vicoli e gli affacci del nostro borgo ha sancito – conclude Macrì complimentandosi con il presidente e col direttore marketing del Consorzio di Tutela Giuseppe Laria e Daniele Cipollina – un punto di non ritorno nella sinergia pubblico-privato sperimentata e soprattutto nell’evoluzione di un evento che, rispetto alle incertezze ed alle improvvisazioni delle prime edizioni, è oggi finalmente strutturato, consolidato e maturo per ulteriori prospettive.