La Cipolla Rossa di Tropea, conosciuta anche come l'”Oro Rosso di Calabria,” è un ortaggio di eccellenza coltivato lungo la costa tirrenica della Calabria, principalmente tra Nicotera e Campora San Giovanni. Questo prodotto è strettamente legato alla cultura e alla tradizione della regione, grazie alla sua storia millenaria e alle sue caratteristiche uniche.
Antiche origini
Le origini della Cipolla Rossa di Tropea si possono far risalire a circa 3000 anni fa, quando già gli antichi Egiziani utilizzavano questo ortaggio per scopi alimentari e medicinali. Il ritrovamento di fossili e documenti storici testimoniano l’uso della cipolla nell’antichità, specialmente da parte degli Egiziani che ne apprezzavano le qualità nutrizionali e curative.
L’introduzione in Calabria
È stato grazie ai Fenici, abili navigatori e commercianti del Mediterraneo, che la cipolla rossa arrivò sulle coste calabresi. Introdotta nella zona del vibonese, precisamente attraverso il porto di Parghelia, la cipolla trovò in Calabria un habitat ideale grazie al clima mite e ai terreni fertili. La sua coltivazione si diffuse lungo la costa tirrenica, da Nicotera a Campora San Giovanni, specialmente tra Briatico e Capo Vaticano.
Dal periodo borbonico alla diffusione in Europa
Durante il periodo borbonico, la Cipolla Rossa di Tropea cominciò a guadagnare popolarità anche al di fuori dell’Italia. Grazie agli intensi scambi commerciali, il prodotto calabrese fu introdotto nei mercati del nord Europa, dove venne subito apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche uniche. Questo periodo segnò l’inizio della diffusione internazionale della cipolla, che divenne un importante prodotto di esportazione.
Verso la fine degli anni ’50, con l’intensificarsi degli scambi commerciali, la Cipolla Rossa di Tropea raggiunse anche i mercati d’oltreoceano. La crescente domanda internazionale spinse i produttori calabresi a migliorare le tecniche di coltivazione e a organizzare la produzione in maniera più strutturata.
Coltivazione e caratteristiche
La coltivazione della Cipolla Rossa di Tropea segue tecniche tradizionali che rispettano il ciclo naturale del terreno e delle stagioni. La preparazione del terreno inizia con l’aratura e la fresatura, seguite dalla sistemazione in prose. Esistono tre principali modalità di impianto: il piantamento dei bulbi, la semina diretta e il trapianto di piantine a radice nuda. Ogni metodo ha tempistiche specifiche che permettono di ottenere raccolti in diversi periodi dell’anno.
Le cipolle rosse di Tropea sono caratterizzate da tuniche concentriche carnose di color bianco, avvolte da un involucro rosso. Il microclima della zona, caratterizzato da temperature stabili e terreni ricchi, contribuisce a rendere questo ortaggio dolce e croccante, con una presenza significativa di zuccheri come glucosio, fruttosio e saccarosio.
Impatto socio-economico
Oggi, è un prodotto di Indicazione Geografica Protetta (IGP), riconosciuto per la sua qualità e il suo legame con il territorio calabrese. La sua coltivazione e commercializzazione non solo contribuiscono all’economia locale, ma rappresentano anche un elemento di promozione turistica per la regione. Infatti, la Cipolla Rossa di Tropea è protagonista di numerose feste e sagre che celebrano la tradizione agricola e culinaria calabrese, attirando visitatori da tutto il mondo, e dunque ormai molto più di un semplice ortaggio: è un simbolo della Calabria, con una storia che attraversa millenni e che continua a essere un elemento fondamentale della cultura e dell’economia della regione.