La Costa degli Dei, in Calabria, è un luogo dove il mito e la storia si intrecciano in modo affascinante. Tra le località più emblematiche di questa regione, Tropea si distingue non solo per la sua bellezza naturale, ma anche per le leggende e i racconti storici che ne circondano le origini. Uno dei miti più affascinanti riguarda l’eroe greco Eracle, meglio conosciuto come Ercole.
l Mito di Eracle
Secondo la leggenda, Eracle approdò sul promontorio di Tropea durante uno dei suoi numerosi viaggi. Si dice che fosse di ritorno dalla spedizione con gli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro. Eracle, figlio di Zeus e della mortale Alcmena, è una figura centrale nella mitologia greca, noto per le sue imprese straordinarie e per la sua forza sovrumana. La leggenda narra che Eracle si fermò proprio a Tropea, affascinato dalla bellezza del luogo, e decise di renderlo uno dei suoi punti di sosta.
Un altro racconto mitologico vuole che Eracle abbia chiamato Tropea in onore della sua nutrice, Giunone. Questa versione della storia sottolinea l’importanza affettiva del luogo per l’eroe, rendendolo non solo un punto di approdo, ma un luogo di significativo valore personale e simbolico.
Le teorie storiche
Oltre alle leggende, vi sono numerose teorie storiche che cercano di spiegare le origini di Tropea. Una delle più accreditate è quella che attribuisce la fondazione della città a Scipione l’Africano. Durante il suo viaggio di ritorno dalla conquista di Cartagine nel 209 a.C., Scipione si fermò nel promontorio dove oggi sorge Tropea. Si dice che, per rendere omaggio agli dei per la vittoria in Africa, ordinò la costruzione di una città. Il nome Tropea deriverebbe dal latino “trophaeum”, cioè trofeo, a simboleggiare la vittoria e la gratitudine agli dei.
Un’altra teoria suggerisce che la città possa essere stata fondata da Sesto Pompeo durante il periodo del bellum Siculum, la guerra civile che lo vide contrapposto a Cesare Ottaviano tra il 36 e il 39 a.C. I buoni punti di ancoraggio e la posizione strategica di Tropea avrebbero reso la zona ideale per le riparazioni delle navi e il rifocillamento delle truppe.
Tropea nel corso dei secoli
Al di là delle leggende e delle teorie, Tropea ha avuto un ruolo significativo nella storia grazie alla sua posizione strategica e alla bellezza naturale. I reperti archeologici indicano che l’area era abitata già 3000 anni prima di Cristo, facendone parte della Magna Grecia. Durante l’epoca romana, la zona di Tropea fu importante per l’estrazione del granito, con cave situate nell’area del famoso scoglio della Pizzuta.
Nel corso dei secoli, Tropea fu contesa e dominata da numerosi popoli e dinastie, tra cui Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi e Borboni. Ognuno di questi lasciò un’impronta significativa sulla città, contribuendo a costruirne l’architettura, la cultura e la storia. Nel 535 d.C., l’imperatore Giustiniano ordinò al generale Belisario di fortificare la città, un’azione che ha lasciato segni visibili ancora oggi nelle mura che circondano il lato est di Tropea.
La Costa degli Dei
Oggi, Tropea è conosciuta come uno dei gioielli del turismo calabrese, parte integrante della Costa degli Dei. Questo appellativo non deriva da leggende mitologiche, ma dalla straordinaria bellezza naturale della zona. Le sue spiagge incantevoli, il mare cristallino e il centro storico ben conservato attirano visitatori da tutto il mondo.
Tropea è una testimonianza vivente di come mito e storia possano convivere, offrendo a chi la visita un viaggio unico tra passato e presente. Che si creda alle leggende di Eracle o alle teorie storiche, una cosa è certa: Tropea è un luogo dove il fascino del passato continua a vivere nel presente, rendendola una destinazione davvero divina.