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Incastonata nel cuore della Calabria, Tropea è celebre non solo per le sue acque cristalline e le scogliere mozzafiato, ma anche per una cucina che rispecchia la ricchezza culturale e la biodiversità della regione. I piatti di Tropea sono più di semplici preparazioni culinarie; sono espressioni di una storia complessa, intrisa di influenze greche, arabe, e normanne.

Al centro di questa tradizione culinaria si trovano i Fileja, esemplari dell’arte pastaia locale che racchiudono in sé l’essenza del patrimonio gastronomico tropeano.

La cucina di Tropea

La cucina tropeana è il risultato di una ricca storia di diversità, influenzata da contadini, artigiani e famiglie nobiliari durante l’epoca borbonica e la prima metà del Novecento. Questa “cucina povera” riflette le numerose sfaccettature della società calabrese, caratterizzata da una mancanza di unità etnica e linguistica.

Tropea, un tempo centro commerciale del meridione, ha visto fondersi le identità di diverse comunità, arricchendo la sua cucina di colori, timbriche e sfumature, nonostante l’omogeneizzazione portata dal turismo e dalla globalizzazione negli anni ’60. La vera essenza della cucina tropeana si conserva nelle case dei lavoratori più che nei palazzi nobiliari, ed è distinta tra cucina tradizionale, tipica del territorio e prodotto del territorio, ognuna influenzata ma distinta dalle altre.

I Fileja: cuore della tradizione Tropeana

Al cuore di questa tradizione gastronomica si collocano i Fileja, veri pilastri dell’arte della pasta locale, che incarnano profondamente l’eredità culinaria di Tropea.

I Fileja, emblema della pasta artigianale di Tropea, sono profondamente radicati nella cultura gastronomica calabrese. Tradizionalmente preparati con semola di grano duro e acqua, i Fileja vengono modellati avvolgendo l’impasto attorno a una “virgula”, un bastoncino che conferisce loro una forma spirale ideale per trattenere i sughi. Questo metodo di preparazione sottolinea la filosofia della cucina povera, trasformando ingredienti semplici in piatti ricchi di sapore.

Oltre al loro ruolo culinario, i Fileja hanno anche un significato culturale, essendo un piatto centrale nelle celebrazioni e nelle riunioni familiari, e simbolo di continuità tra le generazioni. Nonostante la modernizzazione e l’arrivo del turismo, i Fileja rimangono una pietra miliare della tradizione tropeana, presentati nelle cucine locali in forme classiche e moderne. Questa persistenza non solo preserva la loro ricetta ma anche l’eredità culturale di Tropea, promuovendo la cucina calabrese a livello globale.

Fileja con ‘Nduja di Spilinga è uno dei piatti più emblematici, dove la piccantezza della ‘nduja si fonde con la pasta in un matrimonio di sapori decisi e irresistibili.

Preservare la tradizione

Negli ultimi decenni, l’autentica cucina tropeana ha risentito degli impatti del turismo e della globalizzazione, ma c’è uno sforzo continuo per riscoprire e preservare queste ricette tradizionali. La cucina tropeana non è solo un’eredità del passato, ma una pratica viva che si rinnova continuamente, adattandosi senza perdere il suo spirito originario.In Tropea, il legame con la terra è palpabile non solo nei piatti che gustiamo ma anche nella passione delle persone che continuano a fare della cucina un punto d’incontro tra passato e presente. Assaggiare i Fileja a Tropea non è solo un’esperienza culinaria, ma un tuffo nella storia di una comunità che, nonostante le modernità, conserva gelosamente le sue tradizioni.

FONTI: Osteria Cipolla Rossa, Travel 365, TripAdvisor

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