Solenne Celebrazione di beatificazione del Ven. Don Francesco Mottola, presieduta da S. Em.za il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi
Purtroppo, a causa delle avverse condizioni meteo, il rito non si è potuto svolgere nel sito auspicato. L’Istituto delle Oblate e degli Oblati del Sacro Cuore, al quale siamo tutti grati per il grande lavoro svolto, non ha lesinato sforzi perché tutto potesse svolgersi in modo da consentire la massima partecipazione dei fedeli. Tuttavia, alla fine, si è stati costretti a ripiegare sul piano “B” che ha comportato una drastica riduzione delle presenze in sito.
La solenne Celebrazione di beatificazione del Ven. Don Francesco Mottola, presieduta da S. Em.za il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha regalato ai fedeli tantissime belle emozioni che ognuno custodirà gelosamente nel proprio cuore.
Grazie a tutte le persone , sacerdoti, volontari, forze dell’ordine, che si sono impegnate perché tutto si svolgesse in modo ordinato.
Questa la lettura del Sindaco Giovanni Macrì:
“Nei momenti più belli della vita l’emozione è così forte da levare il respiro ed in questo, così straordinariamente sconvolgente, Tropea tutta vive un fremito di gioia che la unisce, con sentimento di gratitudine profonda, al Signore.
In quest’ora di grande festa porgo il saluto della Città, e mio personale, a Sua Eminenza il Signor Cardinale Marcello Semeraro, a Sua Eccellenza Mons. Attilio Nostro, nuovo Vescovo della nostra diocesi di Mileto – Nicotera -Tropea, agli Oblati e alle Oblate del Sacro Cuore, al postulatore della Causa di Beatificazione don Enzo Gabrieli e a tutta la Chiesa oggi presente e ai tanti fedeli che vivono l’evento anche da lontano condividendo la felicità per questo traguardo così fecondo di grazia.
Un giorno come questo lascia il segno per tutta la vita in chi lo segue con convinzione prefigurandosi un impegno duraturo.
Oggi, la Città di Tropea ha il privilegio di scrivere una pagina tra le più luminose della sua ricchissima storia, una pagina bella che la colma di gratificazione e arricchisce la profonda dimensione di spiritualità che le appartiene quale “Città dal respiro universale”.
Grazie al nostro amatissimo Padre Francesco Mottola celebriamo la virtù delle virtù, la più nobile e pura espressione dell’animo umano: la Carità!
Con Don Mottola ci è dato il senso profondo e autentico del Servizio che è tale se si rivolge a chi ha bisogno di ottenere senza poter ricambiare e dona senza pretendere nulla in cambio.
Accogliendo amorevolmente chi è ai margini, chi è scartato, chi non conta nulla: “I nuiu du mandu”, Padre Mottola ha cercato Gesù e l’ha incontrato. L’ha trovato nei tuguri materiali e soprattutto in quelli interiori: animi privi di sensibilità, aridi d’amore, disorientati dalla ricerca del superfluo.
Il suo messaggio appassionato e travolgente, compartecipato sin dalla prima ora dalla Serva di Dio Irma Scrugli, è riuscito a raggiungere tanti, donne e uomini, gente d’ogni età, di variegata cultura e condizione economica, che dal suo esempio hanno tratto alimento. Un cibo specialissimo, quello di Padre Francesco, capace di nutrire l’anima senza mai consumarsi e così fortificante da attraversare il tempo e lo spazio giungendo integro fino a noi.
É questa la forza di Padre Mottola, è questa la dimostrazione del valore di un’impresa che non si lascia usurare dagli anni e dalle congiunture avverse ma, traendo costante vigore dai piccoli, grandi gesti quotidiani di comprensione e reciprocità, essenza dell’umanità vera, ci accompagna in un percorso inarrestabile verso il vero.
Il seme è caduto, è morto e ha dato frutti: che il Signore ci faccia essere degni di coglierli diventando anelli di una catena virtuosa che si propaga nella diffusione del messaggio mottoliano.
È un impegno arduo ma cogente di cui il nostro tempo, ad ogni latitudine, ha disperato bisogno.
Nel rendere grazie al Signore per il dono preziosissimo della Beatificazione disponiamoci con umiltà a farci anche noi convinti testimoni del suo messaggio d’Amore.
Noi Tropeani, che con Lui condividiamo la splendida origine in questo luogo, riflesso della Bellezza eterna, ci rivolgiamo con fede alla nostra Madre Celeste, la Vergine Santissima di Romania, e, come figli devoti, Le chiediamo di aiutarci a percorrere la via tracciata dal nostro fratello Francesco: che la sua luce e quella della Casa della Carità continui a brillare su Tropea, sulla Diocesi e sulla Calabria e sia dispensatrice di Bene per il mondo intero.”.