Meta prediletta per i tuffi coraggiosi nel mare cristallino dietro lo scoglio di Santa Maria dell’Isola e riparo privilegiato per appuntamenti romantici di turisti e vip
In una bella giornata soleggiata, quando il moto ondoso è così tenue e impercettibile da far sembrare il mare una distesa liscia e scintillante fra azzurre trasparenze e accessi riflessi che si riverberano sugli scogli del Santuario di Santa Maria dell’Isola, si può raggiungere a nuoto la spiaggia nascosta nella grotta del Palombaro.
Proprio sotto il giardino lussureggiante di piante mediterranee, vi è questa grotta lambita dal mare cristallino e limpido con una ampia spiaggia caratterizzata da sabbia fine e chiarissima, con un fondale digradante verso il largo, raggiungibile solo costeggiando lo scoglio del Santuario. Anche se raggiungibile via terra per mezzo di scogli ripidi e tortuosi è sempre preferibile raggiungere la grotta a nuoto o con una piccola imbarcazione.
Il nome sembrerebbe avere origine dal gran numero di colombi (palumbi) che vi nidificano al suo interno, oppure dal tipo di tuffi spericolati che i giovani tropeani ancora oggi sono disposti a fare come prova di coraggio, ma anche per sentirsi liberi e immortali, lanciandosi dall’alto degli scogli col petto gonfio d’aria (a pettu i palumbu) per immergersi nell’azzurro bagliore del Tirreno.
Questo è uno dei luoghi magici di Tropea, a ridosso del simbolo religioso e turistico della città nel mondo, un antro profondo che rievoca scenari omerici e leggende dell’epopea magnogreca. Nei mesi meno affollati o nelle notti d’estate, la grotta del Palombaro diviene uno dei luoghi più ricercati per appuntamenti romantici grazie alla riservatezza che offre.
Nella sua biografia ufficiale “Un capitano” il calciatore, campione del mondo e bandiera della Roma, Francesco Totti, racconta nelle pagine iniziali del suo legame molto particolare con Tropea. Nell’estate del 1989, quando aveva solo 13 anni, con la famiglia e altri parenti trascorse la bella stagione in un camping della città tirrenica. Tra le pagine – si legge – durante una sera, la ragazzina più bella del gruppo, Giulia, già sedicenne, chiese al futuro campione di accompagnarla a fare una passeggiata in spiaggia, regalandogli il più bel ricordo delle vacanze nella grotta del Palombaro…